Perché un gioco nella formazione della sicurezza?

16 Set 2019

Perché un gioco nella formazione della sicurezza?

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Partiamo dal presupposto che la capacità di apprendimento è collegata sia allo stato mentale che allo stato corporeo, detto ciò, quando guardiamo i lavoratori sull’orlo del sonno durante la formazione in tema di salute e sicurezza o peggio ancora, quando percepiamo la demotivazione dei lavoratori alla partecipazione durante questi corsi, ci si deve domandare: “Perché? Cosa è che non ha funzionato? La noia, la ripetitività e la sensazione di aver perso tempo sono nemiche della formazione comportamentale. La formazione sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è rivolta principalmente ad un pubblico adulto, che non ha le stesse attitudini scolastiche di un adolescente con il quale potremmo strutturare una formazione pedagogica, invece per l’apprendimento in età adulta dobbiamo necessariamente organizzare e progettare un corso basato sull’andragogia perché gli adulti ed i ragazzi imparano diversamente Il gioco è il fondamentale strumento di apprendimento sociale anche nella vita adulta, ma è necessario eliminare i pregiudizi su questo modello di apprendimento.

Possiamo tranquillamente affermare che la formazione alla sicurezza è l’unica misura che può essere validamente opposta alle situazioni di rischio residuo: è dalla formazione che può decollare il comportamento idoneo a tenere sotto controllo un rischio quando tutte le altre misure poste in atto non siano state in grado di eliminarlo.

Attraverso i giochi e le esperienze d’aula si può provare a dare una risposta concreta alle incongruenze che insidiano la formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro abbattendo la noia, la monotonia e la sensazione della perdita di tempo.  Su questa premessa è nato SICUROPOLY uno strumento innovativo inventato prendendo spunto dall’ idea di Elisabeth Magie che creò una tavola di gioco come strumento didattico. SICUROPOLY, non è un gioco in scatola, ma un percorso formativo che viene configurato ad hoc sul Documento di Valutazione dei Rischi, e che utilizza la modalità ludica per generare conoscenza e cambiamento. Il formatore di SICUROPOLY avrà il ruolo di facilitatore della sicurezza ed utilizzerà un approccio ergonomico basato sulla partecipazione dei lavoratori, su tre criteri fondamentali:

  • approccio interdisciplinare,
  • approccio sistemico,
  • approccio partecipativo.

Come detto il grande nemico delle professioni, quella del formatore inclusa, è la noia, la ripetitività e la mancanza di sfide. SICUROPOLY offre una nuova e potente possibilità di motivazione, stimolando allo stesso tempo la capacità di apprendimento e rinfrescando la memoria attraverso una sfida vera e propria che coniuga la capacità di attivare il pensiero al risveglio delle conoscenze pregresse. In questo contesto i discenti assumono un ruolo partecipativo, pertanto attivo, che rappresenta il massimo obiettivo per il formatore e anche per l’azienda, che avrà tutto l’interesse  di incanalare questa partecipazione attiva e portarla anche al di fuori del “tavolo di gioco”. 

Ecco il perché di un gioco nella formazione della sicurezza.